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05/01/14

Lo zafferano, il fiore dell'oro

Safron, zuffran, zafoura, zafferano.
Un nome che si ripete sempre uguale, per definire fin dall'antichità questo fiore i cui stimmi essiccati, dall'intenso colore rosso, immersi nell'acqua si tramutano in giallo oro.


Il fiore della notte
I bulbi-tuberi del Crocus Sativus si mettono a dimora nel pieno dell'estate, dopo ferragosto.
I fiori , di un intenso colore lilla, sbocciano tra ottobre e novembre, di notte.
Un rito che si rinnova per circa 15-20 giorni.



I fiori hanno all'interno 3- 5 stimmi rossi: lo zafferano.
Per conservare intatte le proprietà organolettiche degli stimmi la raccolta viene fatta quando il fiore è ancora chiuso, alle primi luci del giorno.
Una volta portati all'asciutto i fiori, vengono staccati delicatamente gli stimmi per poi essere essiccati.
Tutte le fasi della lavorazione, dalla raccolta all'essicazione, vengono eseguite a mano.
Per un grammo di zafferano ci vogliono almeno 150-170 fiori, per questo è definito l'oro rosso.


Curarsi mangiando
Lo zafferano è stato usato a scopo terapeutico dai tempi antichi fino ad oggi, nella medicina cinese e ayurvedica.
E' ricco di antiossidanti, sostanze del gruppo dei carotenoidi, l'attività dei quali e considerata antitumorale.
A parità di peso una carota rispetto allo zafferano contiene solo un millesimo di carotenoidi.
Queste sostanze sono efficaci contro l'azione dei radicali liberi, che danneggiano le cellule facendole invecchiare.
Inoltre lo zafferano abbassa il livello del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue, favorisce la digestione, allevia i dolori mestruali, ha proprietà sedative, espettorante, indicati contre le bronchiti.



Per maggiori informazioni sulla produzione: La steccaia alta

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