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24/09/16

Caffè a stomaco vuoto...fa bene o fa male?

Chi mi segue avrà letto il post che qualche giorno fa ho inserito Cosa non fare, cosa fare, cosa mangiare prima della colazione...per stare in forma e in salute...  anticipandovi alcuni approfondimenti sugli argomenti trattati, il primo argomento è su cosa causa il caffè a stomaco vuoto.


Una delle abitudini più frequenti degli italiani, potrebbe essere un problema per la salute.
Di cosa stiamo parlando, il caffè al mattino, non del caffè fine a se stesso ma del caffè bevuto a digiuno al mattino.

Di fatti appena svegli, prendere una tazzina di caffè a stomaco vuoto è la prassi per tante e tante persone.

Prendere il caffè a digiuno al mattino, senza mangiare nessun'altra cosa, è un attacco al proprio stomaco.
Ebbene la caffeina, come la nicotina e la teina, provocano sempre la produzione di acido cloridrico nello stomaco.
Tale acido, a stomaco vuoto , si ritrova costretto a "digerire" la mucosa gastrica e può irritare seriamente quella intestinale.

Non è uno scherzo!

La caffeina è una sostanza appartenente alla famiglia degli alcaloidi, come anche l'atropina, nicotina, stricnina, morfina ecc.
Nell'uomo la caffeina influenza numerosissime reazioni biologiche, alcune di queste interazioni sono favorevoli per l'organismo mentre altre sono responsabili degli effetti collaterali di questa sostanza, la caffeina produce funzioni che noi avvertiamo con segni e sintomi positivi, come maggiore attenzione, più slancio, un tono umore migliore, diuresi.

La caffeina, presente nel caffè, quando nello stomaco non è presente alcun cibo, causa un incremento della secrezione acida gastrica, l'acido cloridrico, acido prodotto dal nostro organismo per digerire e sciogliere i cibi che mangiamo, non è una sostanza contenuta nel caffè o nel thè, è una sostanza prodotta dal nostro corpo.

L'acido cloridrico non trovando cibo nello stomaco si ritrova a digerire la mucosa stessa, questo ovviamente succede ogni volta che si prende un caffè o un thè a digiuno, non soltanto al mattino appena svegli, questo causa lesioni della parete dello stomaco con comparsa di gastrite, ulcera, bruciore, reflusso gastro/esofageo.

Ora qualcuno potrebbe dire: bene, bevo quello decaffeinato e sono a posto.
Eh no, perché non è soltanto la caffeina a provocare questa reazione, ma tutte le sostanze aromatiche contenute nel caffè la provocano ugualmente.

Occorre introdurre con la tazzina di caffè un alimento per riuscire a controllare l’azione dell’acido cloridrico, oppure bere acqua al fine di ridurre il tempo di permanenza del caffè all’interno dello stomaco.

Per saperne di più....
La caffeina (estratta soprattutto dal caffè, Coffea arabica, famiglia Rubiaceae), appartiene al gruppo degli alcaloidi purinici come la teofillina (dal té, Camellia sinensis, fam. Theaceae) e la teobromina (dal cacao, Theobroma, famiglia Sterculiaceae).


Non è contenuta soltanto nel caffè ma si trova anche in altre piante ed alimenti, ad esempio, coca cola, erba mate, cioccolato, bevande energizzanti a base di Cola, prodotti erboristici come il guaranà, per non parlare poi degli analgesici, dei cosmetici anticellulite o dei farmaci per malattie da raffreddamento.

Quantità di caffeina:
Caffè 85 mg (una tazzina)
Coca Cola 35-40 mg (una lattina)
The 28 mg/150 ml (tanto maggiore quanto più lungo è l'infuso)
Cacao 100 mg/100 g
Red Bull 30 mg/100 ml

Il contenuto di caffeina nel caffè moka tradizionale è superiore rispetto all'espresso.

Nelle donne l'utilizzo di alcuni contraccettivi (etinilestradiolo) incrementa la durata di azione della caffeina di circa il 50%.
Tempo di assorbimento intestinale: c.a. 45 minuti.
Emivita (T/2, è il tempo necessario per diminuire la quantità di un farmaco o di una sostanza nell'organismo del 50% durante l'eliminazione): 2.5- 4.5 ore.


Prossimo approfondimento, l'acqua a stomaco vuoto...fa bene o fa male?


Alla prossima.... 




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