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04/09/15

Una vacanza con i......

Siamo a settembre, le vacanze sono ormai finite e si è ripreso il lavoro a pieno regime.
Come avete trascorso le vostre vacanze?
Vi siete riposati?
Aspettiamo le vacanze dopo un anno di lavoro, contiamo i giorni che ci separano da loro e poi.....eccole finalmente...si parte....

Io sono stata in Sicilia, una regione che adoro, per il clima, per la cucina...i dolci in particolare...e la gente....
Siamo stati, io e mio marito, ospiti di amici, Caterina e Giuseppe di Delizie e Capricci, abbiamo conosciuto i loro ragazzi, Umberto e Sara....e il terzo in arrivo...le loro famiglie e i loro tanti  amici...tutti simpatici e divertenti, ci hanno fatto sentire parte di loro e come se li conoscessimo da sempre...



Mineo distesa di aranceti


Ma facciamo un passo indietro, in questo post non scriverò una ricetta di un piatto siciliano, ma di come mangiare bene e prevenire, mangiando in un certo modo, non ti rovinano le vacanze....
Io sono una persona a cui piace mangiare, ma non in maniera esagerata, mangio tutto....quasi, ma in particolare mi piace mangiare e bere cose sane, non trattate e tante cose fatte in casa, eppure un calcolo mi stava rovinando la tanto attesa vacanza.....
 

Finalmente si parte, dopo circa 12 ore di treno ecco Catania, un'altra ora di macchina, Mineo...
Primo giorno di vacanza, pensi di trascorrerlo con i tuoi amici, visitare il paese e invece....un dolore atroce ti sveglia.....un dolore mai sentito....vomito...febbre....e....primo luogo visitato l'ospedale di Catalgirone....
Che dire una bella fortuna!!!!!
 

Vi evito tutto quello che è accaduto, fortunatamente il calcolo malefico è stato espulso mentre ero ancora sotto l'effetto degli antidolorifici, ma naturalmente il primo consiglio del medico è stato di evitare alcuni cibi.....bella vacanza....
Di ritorno dalle ferie, fortunatamente i giorni successivi sono stati stupendi e tranquilli, mi sono documentata di come mai, pur non avendo mai sofferto di coliche renali e di calcoli, all'improvviso mi fosse accaduto tutto quello....

Bene, ho trovato che ci sono molti cibi e bibite che portano alla formazione di calcoli, alcuni sono da evitare altri da consumare non in maniera eccessiva, ma già di mio molti di questi cibi li consumo con parsimonia e le bibite gassate io non le bevo....
 

Ma vediamo, cosa sono e come funzionano i nostri reni, cosa sono i calcoli e coliche renali, come prevenirli, cosa e quanto mangiare, i cibi da evitare.
Primo consiglio importante è bere molta acqua e buona........
I dolori delle coliche renali sono veramente dolorosi, addirittura dicono che superano i dolori del parto....non so come sono i dolori del parto ma vi assicuro che quelli della colica renale sono veramente atroci....

I Reni
- Come è fatto il rene?

L'anatomia del rene è piuttosto complessa ed articolata.



- A cosa serve il rene?
Il rene ha il compito di eliminare le scorie metaboliche e di assolvere a funzioni omeoastatiche della massima importanza, il rene è dotato di attività metabolica propria, infatti con l'urina vengono eliminate acqua e sali minerali in opportuna concentrazione così da mantenere costanti il volume, la concentrazione e la composizione idrolitica del plasma, del liquido intracellulare ed interstiziale.

I reni sono situati posteriormente nell'addome ai lati della colonna vertebrale all'altezza dell'ultima vertebra toracica e delle prime due lombari.

Si può verificare a volte che il rene di destra, spinto dall'alto del fegato si trovi leggermente più in basso del rene di sinistra.
La loggia renale è lo spazio entro il quale sono contenuti i reni; esso è delimitato da una particolare fascia (fascia perirenale).

La forma del rene è caratteristica e simile ad un grosso fagiolo, nella parte che guarda all'interno si nota un'incisura dalla quale si dipartono i vasi, i nervi, le vie di scarico dell'urine e tale formazione viene denominata ilo del rene.

I reni sono di un colorito rosso-bruniccio, pesano complessivamente circa 300 grammi e sono rivestiti all'esterno da una capsula.

All'interno del rene notiamo due parti, quella superficiale chiamata corticale ed una profonda chiamata midollare, divisa a sua volta in formazioni cuneiformi con l'apice rivolto verso l'ilo e la base verso l'esterno; tali formazioni vengono denominate piramidi del Malpighi (dal nome dello scopritore nel 1666).
I reni ricoprono funzioni importantissime: oltre alla nota attività filtrante, che consente l'eliminazione di sostanze estranee, inutili o dannose, questi organi regolano gli equilibri idro-salini e acido-base nel sangue, a livello renale avviene anche la sintesi di eritropoietina (un ormone che favorisce la produzione di globuli rossi) e di renina (un enzima con azione ipertensiva che regola la sintesi di ormoni implicati nel bilancio del sodio e nel controllo pressorio).
 

Grazie a tutte queste funzioni, i reni sono organi essenziali per la sopravvivenza dell'individuo; per questo motivo i pazienti con patologie renali gravi sono costretti a sottoporsi periodicamente ad una procedura medica di purificazione del sangue, detta dialisi.
Molte persone, d'altro canto, vivono normalmente con un unico rene, dal momento che questo organo possiede una grande riserva funzionale.





- Perché abbiamo i reni?
I reni sono di vitale importanza per la sopravvivenza. Svolgono molte funzioni estremamente importanti.
Il loro compito principale è filtrare le sostanze di scarto dal sangue e bilanciare i livelli di sale e acqua nell'organismo.






- Dove si trovano i reni
La maggior parte delle persone ha due reni; tuttavia è possibile condurre una vita normale anche con un solo rene.
I reni hanno la forma di fagiolo e sono grandi quasi quanto un pugno.
Per scoprire dove si trovano, metta le mani sui fianchi, poi le sposti verso l’alto fino a sentire le costole con le dita, i reni sono proprio lì dietro, sotto i suoi pollici, non si possono sentire, ma ci sono, ben integrati con il suo corpo.



- Come funzionano i reni
A seconda del peso corporeo, nell'organismo circolano da 4 a 6 litri di sangue.
Il sangue viene trasportato all’interno e all’esterno dei reni dalle arterie renali.
Ogni giorno circa 1.500 litri di sangue scorrono attraverso i reni e vengono filtrati, grazie a circa un milione di micro filtri.
Questi filtri si chiamano nefroni e sono talmente piccoli che per vederli è necessario un microscopio.
La maggior parte delle malattie renali si verifica quando vengono attaccati i nefroni.
Qualora vengano meno le capacità di filtraggio dei nefroni, si possono accumulare livelli di liquidi dannosi e prodotti di scarto.
 

- Il sangue deve essere pulito
Quando l'organismo assume le sostanze nutritive dal cibo che ingerisce, parte dei prodotti di scarto viene reintrodotta nel sangue.
Una delle funzioni principali dei reni è quella di filtrare dal sangue continuamente queste sostanze di scarto.
Si potrebbe affermare che i reni rappresentano una sorta di “stazione di pulizia” per il sangue.
Se i reni non svolgessero la funzione di rimozione dei prodotti di scarto, questi si accumulerebbero nel sangue procurando gravi danni all'organismo.
 

- I reni svolgono anche altre funzioni
I reni, oltre alla pulizia del sangue, svolgono anche altre funzioni.
Hanno un ruolo importante nel bilanciare il volume di liquidi e di minerali nell'organismo.
 

- Eliminazione di scorie e acqua
Le sostanze che vengono filtrate nei reni si mescolano con l’acqua e vengono trasformate in urina. L’urina viene espulsa dai reni mediante dei piccoli tubi (detti ureteri) e viene raccolta nella vescica. L'urina, formata da sostanze di scarto e acqua, lascia il corpo attraverso l'uretra.
 

- I reni sono sempre in funzione
I reni producono anche la vitamina D attiva, necessaria per l'assorbimento del calcio dagli alimenti. Tra le altre cose, il calcio è importante per la formazione delle ossa. Inoltre, i reni aiutano a regolare la pressione sanguigna e stimolano la produzione dei globuli rossi. Ecco perché il buon funzionamento dei reni è di vitale importanza per il suo benessere.

Reni in salute?
Ecco cosa fare!

Bere a sufficienza è tuttavia importante per mantenere un’adeguata idratazione.
La disidratazione riduce la pressione arteriosa un meccanismo che può provocare un danno renale.
Introdurre un’adeguata quantità di liquidi, da un litro e mezzo a tre litri al giorno, è importante per il nostro benessere e quindi anche per il benessere dei reni.
 

- Ci sono acque più indicate di altre?
L’acqua non deve essere “dura”, cioè non deve contenere molto calcio né avere un alto contenuto in sodio e inoltre deve essere libera da impurità.
Le acque oligominerali che si trovano in commercio, in generale hanno queste caratteristiche. Purtroppo l’acqua erogata dai sistemi idrici pubblici, anche se potabile, in molte città italiane ha un gusto poco gradevole e contiene talora quantità eccessive di sali minerali.
Solo pochi comuni italiani forniscono informazioni sulla qualità dell’acqua erogata e a questo proposito sarebbe necessaria una maggiore trasparenza.
 

- Ci sono alimenti o bevande che fanno male ai reni?
Alcolici a parte, alcune bevande gasate contengono coloranti e conservanti come i sali di fosforo.

Coloranti a parte, un alto contenuto in fosforo della dieta nel lungo termine potrebbe provocare effetti dannosi per il sistema cardiovascolare e per i reni.
Queste bevande hanno spesso anche un alto contenuto in zuccheri raffinati, che se introdotti in quantità eccessiva facilitano l’insorgenza di obesità, diabete e ipertensione.

Calcoli e coliche renali: cause, sintomi, rimedi
 

I calcoli renali e le coliche, uno dei disturbi urologici più dolorosi, affliggono la specie umana da millenni, addirittura i ricercatori hanno trovato tracce di calcoli renali in una mummia egizia risalente a 7.000 anni fa.
 

Sfortunatamente i calcoli renali sono uno dei disturbi più comuni delle vie urinarie, ogni anno si registrano negli Stati Uniti circa 3 milioni di visite mediche e più di mezzo milione di persone si reca al pronto soccorso per complicanze come le coliche renali.
La maggior parte dei calcoli viene espulsa dal corpo senza che sia necessario alcun intervento medico, ma quelli che provocano sintomi di lunga durata o altre complicazioni possono essere curati usando varie tecniche, che per la maggior parte non comportano alcun intervento chirurgico.
Recenti scoperte scientifiche ci hanno permesso di capire meglio i diversi fattori che provocano la comparsa dei calcoli e quindi di ideare terapie migliori per prevenirli.



Calcoli renali: rimedi naturali per contrastarli

I cosiddetti calcoli renali sono un disturbo abbastanza frequente nella popolazione: coinvolgono l’intero apparato urinario e possono essere anche particolarmente dolorosi.
Ma quali sono le ragioni della loro formazione ed esistono dei rimedi naturali utili per ridurre i tempi di guarigione?
I calcoli renali non sono altro che delle formazioni – comunemente e impropriamente definiti “sassolini” – dovute all’accumulo di sali minerali nei reni.

La loro comparsa è segnalata da sintomi molto intensi e il trattamento non deve essere mai sottovalutato poiché le conseguenze potrebbero essere anche particolarmente gravi.

Per questo l’automedicazione casalinga non è indicata: è necessario sempre vagliare il parere del medico curante e, se previsto, anche dello specialista.



Calcolosi renale: cause e sintomi

La calcolosi renale, detta anche nefrolitiasi, è una patologia caratterizzata per la formazione di agglomerati nei tratti dell’apparato urinario nel rene, sali minerali e altri composti – acido urico, colesterolo, calcio, ossalati, fosfasti – si legano l’un l’altro, formando progressivamente un corpo estraneo solido di dimensioni variabili.
Normalmente le urine contengono sostanze che impediscono la formazione di calcoli, ma non sempre tali composti sono presenti in quantità adeguate o svolgono efficacemente la loro funzione, oggi se ne conoscono due categorie: macromolecolari (di natura proteica) e micromolecolari come il citrato o il magnesio, anche i mucopolissaccaridi, grazie alle loro proprietà colloidali favoriscono il mantenimento in soluzione dei sali allontanando la formazione di calcoli renali.
 

Fattori di rischio nella formazione dei calcoli renali sono molteplici.
Particolarmente a rischio sono i maschi di età compresa tra i venti ed i quarant'anni, in questa fascia di età, a causa della contemporanea presenza di più fattori di rischio, l'incidenza della malattia supera il 15%.
 

Le cause di origine della calcolosi non sono ancora state completamente chiarite, anche se alcuni fattori predisponenti aumentano sensibilmente la probabilità che si formino dei calcoli:
- sesso: i maschi hanno una probabilità tripla rispetto alle donne di sviluppare calcolosi alle vie urinarie (la maggiore concentrazione di citrato nelle urine femminili, in stretto rapporto con il tasso estrogenico, spiegherebbe questa minore incidenza del problema nel gentil sesso);
- scarso introito di liquidi: un flusso di urine limitato favorisce il ristagno, quindi la precipitazione dei sali in esse contenuti;
- disidratazione per aumentata perdita di liquidi (diarrea, iperidrosi ecc.);
- età: i calcoli renali si formano prevalentemente tra i venti ed i quarant'anni;
- acidità delle urine: pH urinario inferiore a 5 (per quanto riguarda alcuni tipi ben precisi di calcio, come quelli di cistina, xantine ed acido urico);
- storia familiare di calcoli renali: è il caso ad esempio dei calcoli di origine cistinica in cui, a causa di un difetto congenito del rene, un amminoacido scarsamente solubile nelle urine (cistina) precipita formando dei cristalli;
- infezioni croniche delle vie urinarie;
- abuso di certi medicinali o di integratori salini e vitaminici;
- ipertiroidismo (effetto catabolico sul tessuto osseo) e iperparatiriodismo (aumento calcemia);
- dieta incongrua;
- etnia: maggiore incidenza dei calcoli renali nella razza bianca ed asiatica;
- clima (durante il periodo caldo estivo la maggiore evaporazione, se non reintegrata da un adeguato apporto di liquidi aumenta la concentrazione delle urine e la precipitazione dei calcoli).

Anche l’universo dei sintomi è variegato e dipende dal numero dei calcoli presenti, dalla loro grandezza, dalla sede e dall’eventuale spostamento, normalmente si presentato dei dolori estremamente intensi su bassa schiena e addome – le cosiddette coliche renali – quindi si può manifestare dolore e difficoltà nella minzione, sangue nelle urine, febbre, nausea e vomito.

La diagnosi avviene sia con la verifica dei sintomi che con opportune indagini strumentali, come l’ecografia addominale, l’urografia, la radiografia con mezzo di contrasto e la tac senza mezzo di contrasto.

Il trattamento medico prevede sia l’assunzione di appositi farmaci per facilitare lo scioglimento della formazione che, nei casi più gravi, l’eliminazione tramite intervento chirurgico.




Dieta e rimedi naturali
 

Una calcolosi renale non può prescindere dal trattamento farmacologico o chirurgico indicato dallo specialista, poiché l’alimentazione e i rimedi della natura non sono sufficienti per eliminare conseguenze anche gravi.

Questi hanno semmai potere coadiuvante e devono sempre essere confrontati con il parere dell’esperto prima dell’assunzione.
Dal punto di vista alimentare, le indicazioni utili sono normalmente pratiche e poco privative.

Si consiglia innanzitutto di bere almeno 2,5 l di acqua al giorno, perché un organismo ben idratato non solo previene la formazione dei calcoli, ma aiuta anche a sciogliere naturalmente quelli già presenti, è utile poi limitare il consumo di sale, preferendo spezie e altri condimenti oppure optando per quello iposodico, quindi evitare quei prodotti ricchi di acido ossalico, fra i tanti le bibite gassate, gli spinaci, il cioccolato, le noci e le nocciole, infine, come facile intuire, si deve evitare il consumo di alcolici e sarebbe anche consigliato smettere di fumare.





Sul fronte dei rimedi naturali, sono molteplici i trattamenti fitoterapici che potrebbero essere d’aiuto per contrastare i calcoli renali.
Si consiglia, tuttavia, di verificare ipersensibilità personali ed eventuali effetti avversi prima del consumo.

Fra le tante proposte, si potrebbe optare per infusi di betulla dato il potere analgesico e antinfiammatorio, così come decotti di tarassaco, gramigna e tisane lenitive alla malva e camomilla, anche ortica e tè verde possono stimolare le normali funzioni renali.

Bisogna però tenere presente come queste erbe e le altre proposte ad effetto altamente diuretico, quali l’achillea, dovrebbero sempre essere valutate da un medico o da un nefrologo.
Quando i calcoli sono importanti e le normali funzioni dell’apparato urinario ormai compromesse, stimolare ulteriormente depurazione e minzione potrebbe portare a effetti opposti a quelli sperati.
Il calcolo, infatti, potrebbe spostarsi dal rene ai tratti successivi, provocando dolore molto intenso, infezioni e possibili lesioni.

Renella
 

Attraverso la parola renella si è soliti indicare un profilo minore di calcolosi renale nell’apparato urologico.
Un sinonimo di renella è sabbia renale in quanto, in questo caso, i calcoli sono di dimensioni particolarmente ridotti e con consistenza simile a quella della sabbia.
La renella è costituita da piccolo formazioni di ossalati.





La renella è composta quindi da aggregazioni cristalline che prendono forma nei nostri reni e si trasferiscono successivamente nelle vie urinarie causando delle importanti e dolorose coliche renali. La renella quindi differisce dai classici calcoli renali per dimensione, consistenza, composizione e colore caratteristico (color quasi rossastro per via dei componenti).
Come per i calcoli renali, la renella si forma sia per l’alimentazione sia per ereditarietà e genetica.
 

Nel primo caso si formano perché il paziente ha abusato o tende a consumare troppi alimenti contenenti calcio (renella di ossalati di calcio) oppure alimenti che danno luogo ad acidi urici (renella da urati), nel secondo caso la trasmissione genetica o l’ambiente fa trasmettere da parente a parente attraverso il Dna questa predisposizione alla renella.

Vi è un caso che è di natura infettiva e viene diagnosticato verificando la composizione in fosfati della sabbia renale.
La cura per la renella varia e può andare dall’utilizzo di farmaci appositi al maggior apporto di acqua, da alcuni rimedi naturali (che di seguito andremo a vedere) all’espulsione asintomatica della sabbia renale.
Per quanto riguarda i rimedi naturali ed in caso di lievi disturbi si possono utilizzare i classici rimedi della nonna oppure talune formulazioni erboristiche composte da alcune erbe medicali come il crescione, il tarassaco, il finocchio e la gramigna.
Si raccomanda comunque in tutti i questi casi e in caso di predisposizione alla renella un aumento del consumo di acqua ed il consumo limitato di bevande con dolcificanti.
 

Dieta e alimentazione
 

Nonostante la conclamata predisposizione a livello genetico della formazione dei calcoli renali, è comunque necessario seguire una dieta ed un’alimentazione corretta per prevenirne la comparsa. Analizziamo, per ciascun elemento della nostra alimentazione abitudinaria, i suoi pregi contro la formazione della calcolosi renale.

Una corretta dieta contro la calcolosi renale dovrebbe porsi tre obiettivi principali:

- ridurre la presenza di sali minerali presenti nelle urine;
- favorire la presenza nell’organismo di sostanze citriche che ne contrastano la formazione di tali sali minerali;
- diminuire la possibilità che tali sali minerali si agglomerino e formino i calcoli renali.
 

Una dieta corretta che predilige frutta e verdura è fondamentale per ridurre la probabilità di formazione dei calcoli renali.



E’ oramai certo che un’alimentazione corretta per combattere la nascita di calcoli renali, prende le mosse da un utilizzo spasmodico di liquidi durante la giornata.
L’apporto di acqua nella dieta contro la calcolosi, favorisce l’idratazione del nostro organismo e quindi combatte la formazione di agglomerati di sali minerali.

L'acqua sarà mediamente mineralizzata , con un residuo fisso < 50 mg/dL o una oligominerale, con residuo fisso < 500 mg/dL, per cui bisogna imparare a leggere bene le etichette delle acque alla voce : Residuo fisso a 180°C; contenuto di calcio inferiore a 50-60 mg/litro.Per quanto riguarda la quantità, essa dovrà assestarsi intorno ai 2 litri al giorno, arrivando anche a 3 in caso di forte sudorazione dovuta e climi caldi o ad attività sportiva, in caso di vomito o diarrea, quota che può essere raggiunta anche con dei brodi e con frutta e verdure acquose (cetrioli, finocchi, anguria etc).

L’autoanalisi per valutare se si è a rischio di idratazione è semplice: se il colore delle urine è un giallo paglierino chiaro, la quantità di acqua bevuta è quella giusta, se appaiono giallo scuro o addirittura marroncine si è a rischio disidratazione e bisogna immediatamente idratarsi.
 

E’ importante, però, assumere l’acqua in una dieta corretta, in modo altrettanto corretto.
Contro la calcolosi renale non basta assumere acqua, ma è necessario suddividerla nella giornata senza rischiare di mandare i reni in sforzo eccessivo di filtraggio.
Si sconsiglia vivamente l’assunzione di the, cola, e succhi concentrati ai frutti rossi che contengono ossalati in quantità enormi.

Gli aspetti da prendere in considerazione sono molteplici: il ph urinario, il consumo di proteine animali, di verdure, di latticini, di alcool, e di sale.
 

PH: Le urine posseggono un proprio PH che è influenzato anche dall’alimentazione, in quanto diete ricche di proteine animali lo acidificano al contrario di diete ricche di frutta, agrumi e verdure che lo alcalinizzano.
Ciascun tipo di calcolo si forma e resiste in un determinato ambiente, e quindi urine acide (con PH inferiore a 7) permettono la formazione di calcoli di cistina ed acido urico, mentre urine alcaline (PH maggiore di 7) contribuiscono alla formazione di cristalli di ossalati di calcio, fosfato di calcio, calcio carbonato e magnesio fosfato.
 

PROTEINE ANIMALI: Le diete troppo ricche in proteine animali, acidificano il Ph urinario, contribuiscono alla formazione di calcoli di urato.
In questi casi vanno limitati tutti gli alimenti troppo ricchi di purine come tutti i pesci grassi, i crostacei, la selvaggina, il cuore ed il fegato il cui catabolismo a livello renale origina gli urati. Potrebbe essere utile sostituirle con proteine vegetali dai legumi e dai derivati della soia ed incrementare il consumo di frutta e verdura.
E’ pratica comune far utilizzare degli alcalinizzanti urinari a base di citrati di potassio e magnesio,che spesso da soli garantiscono la risoluzione del problema.
Anche i calcoli di cistina (derivante dal metabolismo della metionina presente nelle proteine) sono promossi dal consumo eccessivo o esclusivo di proteine animali.
 

VERDURA E FIBRE: Se da un lato le fibre contenute nelle verdure si sono dimostrate preventive nei confronti dei calcoli renali grazie al loro potere alcalinizzante e alla presenza di fitati (molecole antinutrienti) che inibiscono l’assorbimento del calcio; dall’altro chi è affetto da calcolosi ossalica, deve prestare attenzione a consumare frequentemente alcune di esse fra cui: asparagi, piselli, cavoli, spinaci, melanzane, pomodori, bietole, barbabietole e prezzemolo; essi non devono essere del tutto eliminati, ma consumati con moderazione, associandoli magari ad un formaggio fresco, per limitarne l’assorbimento e con cereali integrali (riso integrale, farro, orzo decorticato, segale, pane integrale etc) ricchissimi di fibre.
 

LATTE E LATTICINI: Vi sono prove controverse circa l’assunzione di questi alimenti così ricchi in calcio in caso di calcolosi renale.
Attualmente si ritiene che un loro consumo moderato non alteri l’equilibrio di formazione dei calcoli, a patto di assestarsi su di un massimo di due porzioni al giorno.
Più pericolosa risulta invece l’assunzione di integratori contenenti calcio e vitamina D che ne aumenta esponenzialmente l’assorbimento intestinale.
 

ALCOOL E ZUCCHERI: Sono da evitare assolutamente in quanto l’alcool aumenta l’eliminazione renale di urati ed ossalati che addensandosi possono originare i calcoli, mentre lo zucchero da tavola (saccarosio) contenuto in tutti i dolci e nei prodotti dolciari confezionati ed il cacao promuovono la formazione di cristalli di ossalato.
 

POTASSIO ED ACIDO CITRICO: Alimenti ricchi di potassio quali i kiwi, le patate, le albicocche, i legumi, le banane e la frutta secca diminuiscono l’eliminazione renale del calcio svolgendo un ruolo preventivo nei confronti della condensazione del calcolo stesso.
Stesso discorso vale per i cibi ricchi di acido citrico come gli agrumi, aggiungere succo di limone all’acqua bevuta al risveglio ed alle verdure o consumare delle spremute di arance fresche è consigliato a chi ha predisposizione allo sviluppo di calcoli di acido urico, ma non a chi ha calcolosi calciche perché il succo di agrumi è un potente alcalinizzante del ph urinario. 
Gli alimenti più consigliati, comunque, sono quelli ricchi di acqua come il sedano, il cetriolo, il finocchio, la lattuga, i carciofi,la cipolla cruda e fichi d'india, consumati tal quali o sotto forma di gustosi centrifugati, risulteranno preventivi per qualsiasi tipologia di calcolo.

I calcoli renali hanno la tendenza a ritornare

 

Vi indicheremo di seguito alcuni semplici ma efficaci consigli su come prevenire i calcoli renali e la calcolosi renale, particolarmente utili per quelle persone che hanno già sofferto di questo comune problema.
 

RIMANERE IDRATATI: Una corretta idratazione è la raccomandazione principale da seguire per evitare che si formino nuovamente i calcoli urinari.
Ogni giorno bevete più di 2 litri circa di liquidi (corrispondenti a circa 10 bicchieri), distribuiti in tutto il giorno e la notte e, in caso di abbondante sudorazione dovuta al caldo o all’attività fisica, è opportuno aumentare questa quantità.
Tra i liquidi è da preferire sicuramente l’acqua (da scegliere opportunamente tra quelle con minor presenza di calcio e minerali duri) e sono da limitare le bevande alcoliche e zuccherate.
 

ADEGUATE LA VOSTRA DIETA: Se avete già sofferto di calcoli di ossalato di calcio, non superate la dose giornaliera consigliata di 800 – 1000 mg di calcio e cercate di evitare i cibi ricchi di ossalato come la cioccolata, il tè e i porri.
Astenetevi anche dal consumare grandi quantità di vitamina C (4 g o più al giorno).
Frutta e verdura ricche di potassio, come noci fresche, fagioli, patate, spinaci, castagne fresche, cavoletti di Bruxelles, kiwi, finocchi, indivia, carciofi, banane, broccoli, albicocche, meloni sono un toccasana nella prevenzione dei famigerati calcoli renali.
 

TENETE SOTTO CONTROLLO POTENZIALI CAUSE: Monitorare e prevenire problemi e disturbi alla prostata oppure altre cause concomitanti all’insorgenza dei calcoli renali ha sicuramente un benefico effetto sull’insorgenza di nuovi calcoli renali;
 

CONSULTATE UN MEDICO: Dopo aver analizzato il tipo di calcoli verso il quale siete predisposti, un medico o un dietologo può prescrivervi la cura preventiva più adeguata.
A titolo di curiosità volevamo segnalarvi che nei più recenti esami del Dna che vengono realizzati in ambulatorio specialistici vengono indicati preventivamente potenziali e futuri problemi ai reni, importantissimi organi del sistema urinario del corpo umano.

Altri alimenti e bevande che contengono ossalato
 

Alimenti che contengono ossalato (dalla quantità maggiore alla minore):
Rabarbaro
Spinaci
Barbabietola
Bietole
Germe di grano
Cracker di soia
Arachidi
Caffè
Cioccolato
Tè nero
Patate dolci
 

Alimenti che contengono una modica quantità di ossalato (dalla quantità maggiore alla minore), da assumere in quantità limitata:
Farina di mais
Uva
Sedano
Pepe verde
Lamponi rossi
Torte di frutta
Fragole
Marmellata di agrumi
Fegato


Mangiare bene fa bene alla salute, ma a volte....



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